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Notizie dalle corti
5. Notizie dalle corti
Il primo a parlare di un ritorno di Galeotto al Papato romano è, dieci anni prima di Garimberti nel 1557, Onofrio Panvinio (1529-1568) nella «Epitome pontificum Romanorum», Strada, Venezia, p. 260.
Secondo Panvinio, che fu agostiniano e lavorò a Roma come «corrector» e «revisor» di manoscritti presso la Biblioteca Vaticana al tempo di Pio IV, il Papa Urbano VI aveva restituito il cardinalato a Galeotto: «Galeottus de Petra Mala [...] cum fido Cardinale Ravennae fugit, verum non longe post in gratiam sororis suae [...]», moglie del nipote del Pontefice, ovvero Francesco Frignano.
Di questa moglie del nipote, e sorella del nostro Cardinale, non si hanno tracce.
Tre sono le sorelle di Galeotto di Pietramala: Elisa morta nel 1366, Taddea che si sposa nel 1372, e Caterina che s'accasa, forse nel 1393.
Quindi potrebbe Caterina ad esser stata coinvolta nella vita sentimentale di Francesco «Butillo». Il quale però poi prende per moglie Raimondina del Tufo, mentre Caterina va a nozze con Nicola Filippo Brancaleoni.
Per Francesco Prignano si legge pure che a Napoli rapì da un monastero «una Monaca professa, di nobile condizione, e la tenne seco nel suo appartamento» («Storia universale», XIII, Tasso, Venezia 1834, p. 131).
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